Locomotiva a vapore F.S. Gr 999

Con questa descrizione inauguro una trilogia di articoli che racconta come partendo dallo stesso modello di base (la T3 di Arnold) si possano costruire diversi modelli di locomotive italiane o che hanno fatto regolare servizio sulle linee del Bel Paese. Sono modelli spesso inediti, mai presi in considerazione da ditte commerciali sia in scala Ho e a maggior ragione in scala N. Partirò con la facilissima elaborazione del modello di base ossia la famosa T3 prussiana che in Italia si trovava ovunque dagli anni 80 del 19esimo secolo in poi e alcune vestigia sono ancora presenti in musei, collezioni private (es. Ogliari) o potenzialmente funzionanti come quella del Museo Ferroviario Piemontese fino a pochi anni or sono.  Nel 1934 al momento del subentro delle FS nell’esercizio della linea Colle Val d’Elsa – Poggibonsi queste macchine entrarono nel gruppo 999 creato lì per lì per tre diverse locomotive: una di queste . la 005 – era una T3 e grazie ad alcune foto e alla riproduzione in Ho del modello da parte di un artigiano, ho potuto realizzare questo inedito con poca fatica e relativamente poco tempo.

Modello nella sua forma definitiva

Ho iniziato con lo smontaggio del modello e ho lavorato sul telaio togliendo anteriormente il gancio modellistico e rifacendo il profilo del pancone con l’aiuto di un disco fresa, poi sono passato sotto la cabina dove ho aggiunto due serbatoi per l’aria compressa sistemati dietro le scalette: sono due spezzoni di tondino di plastica con le due nervature di fissaggio (anche se non si vedono). Infine ho realizzato da entrambi i lati gli iniettori con filo di acciaio e guaina di filo elettrico di vario diametro e i relativi tubi adduttori che passano sotto la cabina e poi si perdono sul praticabile.

Intervento sul pancone e sulle lanterne
Serbatoi appena appoggiati e ancora da allineare e iniettori già in sede

La cassa ha subito i seguenti interventi: 1) ho aggiunto un secondo cono verticale di alimentazione della sabbiera, posto davanti alle casse d’acqua sul lato sinistro (frutto di un analogo pezzo disponibile nella scatola dei ricambi); 2) ho realizzato i comandi della sabbiera e quello che opera alla base del duomo forando preventivamente la cabina con punta da 0,5mm tra i finestrini anteriori; 3) ho costruito la minuscola tubatura che parte dalla camera fumo e passa dietro al fumaiolo per terminare sul lato opposto, su uno dei tiranti lungo la caldaia; 4) ho realizzato il fischio con guaina di filo elettrico collocandolo sul tetto in un apposito foro eseguito con punta da 0,5; 5) ho mantenuto i fanali originali e li ho dotati del classico triangolo paracolpi in uso sulle FS.

Modello quasi completato con i nuovi aggiuntivi casalinghi
Vista dall’alto
Lato sinistro con carbonaia

Infine una civetteria per impreziosire un modello su cui avevo lavorato poco e che volevo rendere un po’ speciale: ho tolto di sede il finestrino ovale all’interno della cabina posteriormente, a destra e l’ho sostituito con uno realizzato da me con plastica trasparente da 0,5mm e collocato – dopo la verniciatura del modello –  nel vano del finestrino in posizione aperta a compasso sull’asse verticale in modo che si possa notare guardando il modello da vicino da dietro; ho poi verniciato di nero il bordo per riprodurre la cornice del vetro.

Finestrino aperto a compasso

Per la verniciatura ho usato sia colori spray sia a pennello con il classico nero semilucido, rosso segnale per i panconi e color ottone per alcuni dettagli (lanterne, fischio, iniettori).

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